P.

pàcchera = escavatore meccanico. Sono arrivati alle sette con le pacchere. Cosa vuoi fare da grande? Guidare la pacchera.
pagina dei morti = pagina dei necrologi (in particolare del Messaggero Veneto, che vi dedica una pagina intera o più, uno dei motivi principali che spingono un friulano ad acquistare il quotidiano locale). Prestami un momento il giornale (per antonomasia, ovvero il Messaggero Veneto) che vedo solo la pagina dei morti.
palìssa = organo genitale femminile; trappola per passeri e topi.
panària = madia, mobile un tempo adibito alla conservazione della farina e alla preparazione del pane; organo sessuale femminile. "Dove hai preso quel centrino che hai messo sulla panaria, lì di Bernardi?". "Hai visto quella lì? Deve avere una bella panaria!"
pandòlo = semplicione. Ma sei proprio un pandolo!
pane scalzo = pane senza companatico. A me piace mangiare il pane scalzo.
panòla = organo genitale femminile; bella ragazza (lett. pannocchia). Mi ha mostrato la panola. Guarda quella che razza di panola che è.
pantano = fango. L'altro giorno ero a pescare nella Sòima e quando sono tornato a casa ero pieno di pantano.
parare fuori = slogare. Ho messo giù il piede malamente, no, e ho parato fuori il ginocchio.
parare su/giù = spingere su/giù. (nel dizionario Zanichelli viene citato un esempio tratto dal Nievo).
parare su = coito. Al bar tra amici: "Guarda quei due là, adesso prendono su la macchina e la prima boschetta si fermano a parare su". Cfr. anche Frizzi Comini Tonazzi, "Paramelo su".
parare via = lavorare a ritmi serrati. Nel cantiere edile: "Dai mo, para via lì con quel muro che domani bisogna gettare".
parere buono = far bella figura, stare bene (di vestiti). Si pare buono ad andare a messa la domenica. Quel vestito ti pare tanto buono che mai!
parere / fare stomaco = stare male (di vestiti); fare ribrezzo, al punto da suscitare conati di vomito. E ben! Pare tanto stomaco vestito così. Mi fai stomaco!
parùssula = organo genitale femminile (per esteso: bella ragazza). Tua cugina è una parussula.
passa qua = vieni qua. (Sentito in centro a Udine da una signora che chiamava il suo bambino turbolento).
patafare = schiaffeggiare; urtare. Se lo prendo lo pataffo ben io. Ha patafato la macchina sulla statale.
patàffo = schiaffo / ciuffo ribelle. Mi ha tirato un pataffo... Tira giù quel pataffo che hai in testa.
patòcco = rafforzativo di “marcio”. Fraido patocco. Sempre mitico il mister Giacomini: "A Malesani gli hanno dato una squadra un po' patocca!
pece = gomma da masticare. Hai mica una pece?
pedeàre = scoreggiare. "La mia nonna, santa donna, m'insegnava: Non si pedea!" (Frizzi, Comini, Tonazzi, "Un puzzo di bravura").
pegare = legare. La nonna al nipote: " Quando i zii sono andati in Merica, avevano solo una valigia pegata con lo spago". Peato col filo di fiaro: fatto su alla buona.
pègnola = cuneo in legno. Mi serve una pègnola. Nel manzanese è inoltre comune il verbo "tecnico": "impegnolare" (ovvero tappare le fessure tra gli elementi assemblati di una sedia con piccoli cunei, quando le fessure sono troppo larghe per essere riparate con dello stucco).
peleòtta = pelle cascante. Adesso con Photoshop ti ritoccano tutta la peleotta che viene giù (riferito a cantanti e attrici non più giovanissime il cui aspetto rivela l'età in foto non da "studio").
pendolària / pindulària = atteggiamento dello scansafatiche. In reparto ieri c'era una pindularia...
pèngio = grasso (ma sodo); fitto; pesante difficile (anche fig.). Quell’uomo è pengio. Stasera la nebbia è pengia. Il compito di fisica era bello pengio. Sentita durante uno scambio di battute su piatti tipici tra Franco Terenzani e Gigi Di Meo su Telepordenone: "Il minestrone di fagioli, quello bello pengio..."
perdersi via = distrarsi, estraniarsi. Con quel giocattolo il bambino si perde via.
per dietro = secondario (detto di strada). Ho dovuto fare tutte strade per dietro per arrivare a Tricesimo.
per gusto = senza motivo. Non sta urlare per gusto che mi rompi le orecchie...e anche le balle!
pericoli = situazioni e luoghi pericolosi. Attento a non andare nei pericoli!
per qua = da questa parte, per di qua; di dimensioni considerevoli o stupefacenti. Vieni per qua, che da quella parte ci sono le macchine. Ha una biga per qua.
per via = a causa di; per quale motivo. Sono stanco per via che oggi ho lavorato tanto. Al telefono, la centralinista alla quale si è richiesto di poter parlare con Tizio: "Per via?".
pessàro = pescivendolo. Ho comprato le trote dal pessaro.
pesseàre = sbrigarsi; muoversi. Dobbiamo pesseare, se no non arriviamo.
petare urla / un botto = urlare; esplodere. Son cose da petare urla! Non mangio più se no peto un botto!
petàrla = fàrcela, riuscire in modo inaspettato in qualcosa di difficile; farla franca. Chissà se l'Udine oggi riesce a petarla con la Juve! Me l'ha petata anche questa volta. Adesso entra Tissone e gli petiamo il gol.
petazzo / petezzo = pettegolezzo. Ho un petazzo da dirti...
petòn = cibo pesante. Mi è rimasto tutto un peton nello stomaco.
petta = crosta, indurimento superficiale. Non mettere su tanto gel che ti viene tutta una petta nei capelli.
piavòtto = del Veneto, zona Piave. Conosci i nuovi vicini? Devono essere piavotti...
pedimentàto/pidimentàto = portatore di handicap mentale. Faccio l'insegnante di sostegno ai bambini pidimentati.
piede = germoglio da trapiantare, fusto di pianta. Mi ha dato un piede di pomodoro da rimpiantare.
piena = (sost.) sbronza. Aveva una piena...
piena = (agg.) incinta (vedi: avere la moglie piena).
pieno come un guut = completamente sazio (lett.: pieno come un ghiozzo). Adesso basta mangiare, che sono pieno come un guut.
pieno/a di bel tempo = allegro. Ad una ragazza simpatica a cui un conoscente stava facendo il filo, per farle l'ennesimo complimento le dice: "Tu sì che sei piena di bel tempo!"
pincarèllo = colonnina di cemento/pietra. Sono andato a sbattere contro un pincarello.
pìnnia = frangia dei capelli. Cosa dici, mi faccio un taglio con la pinnia?
pìo = rapporto sessuale. Ieri sera ho fatto un pio.
piomba = sonno intenso e repentino. Ieri sera avevo una piomba...
piombo = fradicio, inzuppato. "Porzione di muro completamente piombo di acqua" (da una segnalazione danni presso un Ufficio Tecnico Comunale).
piòtto (participio pass. di piovere) = piovuto. Non si può giocare dopo che ha piotto, che il campo è tutto un pantano.
pipìna = sbornia, ubriacatura. Mi sono preso una pipina di Merlot.
pipìno = bambolotto. Usato nell'espressione: Sei come un pipino! (= stai bene con un vestito, hai i capelli che ti stanno a posto, sei tutto azzimato).
pipinòtto = scemo un po’ ingenuo, che si lascia fregare facilmente. Sei proprio un pipinotto!
pìrola /pìrula = caccola; pallina. Hai una pirola su per il naso. Hai il maglione pieno di pirole.
pironata = forchettata. Dai, prendi ancora un po' di pasta! Sì, ma dammi solo una pironata.
piròne = forchetta. Non sta mangiare con le mani, usa il pirone e il cortello!
pissarìtti = pipì. Che odore di pissaritti!
pitèri = vaso da notte. Mia nonna quando si svegliava di notte la faceva nel piteri.
pitufàrsi = azzuffarsi (come i bambini). Avete finito di pitufarvi?
più in avanti = fra qualche tempo. Al cliente: "Non si preoccupi, la contatterò più in avanti per maggiori delucidazioni".
piulare = pigolare dei pulcini (detto anche di suoni flebili, simili a un pigolìo). Ho sentito piulare tutta la notte.
pivettare = suonare il clacson. Ti ho visto l'altro giorno e ti ho pivettato due volte, ma non ti sei neanche girato!
pivìda = gola secca dopo avere parlato molto (lett.: pipita). Ma non ti viene mai la pivida?
pizzare = pizzicare, fare prurito. Non metto la maglia sotto di lana perchè mi pizza (anche: perché mi fa spissa).
plèra = imbuto. Beve come una plera.
pleta / pletone = piega; risvolto (delle lenzuola). Mia sorella che fa la cresima ha comprato una gonna a pletoni. Tira su la pleta che fa freddo!
po = dai (intercalare rafforzativo). po si po; po no po; su po; po ben; dipo. Nonna, fuori piove! Eh Ermes, po ben! "Dipo, nini, prendi quelle con gli elefantini?" (in "Le mutande", dal CD "Lesioni da taglio" di Franz MerKalli & Tellurika). Si registrano inoltre interessanti interferenze anglo-friulane nei tanti che tuttora viaggiano per il mondo per lavoro (sentita in Russia): "But yes po!" (ma si po!).
pocàre = urtare; dare di gomito. Hai finito di pocarmi?
pocciolàre = macchiare; schizzare. Ho mangiato una pesca e ho pocciolato tutta la maglia.
pòdina = secchio, mastello. "Prendi su po la podina!"
polsàre = riposare (specie al pomeriggio). Sss, che c’è la nonna a polsare!
porconàre = bestemmiare. Sono venuto giù porconando per tutta la strada.
portarla fuori = riuscire, farcela. Oggi non la porto fuori (molto usato nel Triangolo della sedia).
prendere = sposare. Marco si è sposato... ha preso una toscana.
prendere la corsa = correre a precipizio (senza potersi fermare). Sentita a Calstelmonte da una mamma al figlioletto che correva lungo la discesa piuttosto ripida che porta al parcheggio: "Non correre che prendi la corsa".
prendere in picca = prendere di mira. Tra mamme a fine anno scolastico: "Mio figlio ha perso l'anno per colpa di quel stupido di professore di latino che lo ha preso in picca ancora a ottobre".
prendere sotto = investire. Oggi hanno preso sotto uno a Cerneglons.
prendere su = rilevare, prendere in gestione. Mirco ha preso su un ambiente a Chiopris.
prendere su per terra = passare lo straccio. Dopo aver scopato ho preso su per terra.
preòtto = bigotto. In quella famiglia sono sempre stati tanto preotti.
pur = (intercalare rafforzativo ). Te l’ho pur detto; l’hai pur fatto.
purcitàre = uccidere il maiale. (= purcìt) e lavorarne le carni.