D.

dare dentro = vendere come usato; tamponare. Ho comprato la macchina nuova e ho dato dentro quella vecchia. Ieri un camion mi ha dato dentro.
dare di bianco = imbiancare una parete. Ieri ho dato di bianco alla cucina.
dare di codo = affrettarsi (lett.: diamo di cote). Diamo di codo che siamo tardi!
dare di matto = impazzire. Quando gli hanno tolto la patente, ha dato di matto.
dare di tetta = allattare. Pensa, a due anni gli dà ancora di tetta.
dare fuori = produrre all'esterno. Tipico del settore industriale quando si valuta una decisione "make or buy" ovvero "Questo lavoro lo diamo a far fuori" oppure "E' troppo costoso da produrre meglio darlo fuori".
dare un cuc = dare un'occhiata. Ogni tanto dai un cuc alla caldaia se per caso va in blocco.
dare un occhio / buttare l'occhio = dare un’occhiata. Dai un occhio se vedi arrivare qualcuno.
dare un tuono = scoppiare, non farcela più. Non ce la faccio, sto facendo troppe cose, almeno il sabato lo voglio libero, sennò do un tuono! Quando si mangia troppo: Basta, sennò do un tuono!
dàrsi = picchiarsi. Sentita al campetto di calcio di Ospedaletto di Gemona da uno zio che interviene presso i suoi due nipotini per sedare un accenno di rissa: "Ehi, non darsi!"
darsi vicino = convivere. Riccardo e Manuela si sono dati vicino.
dato/a fuori = pieno di brufoli. Si vede che ho mangiato qualcosa di contrario, sono tutta data fuori.
del numero 1 = detto di persona o cosa fuori dal comune. Sono sbrissato sul ghiaccio e ho fatto un volo del numero 1!
di bant = gratis; inutilmente. Ho lavorato tutto il giorno di bant.
di buono = meno male, per fortuna. Di buono che c'era lui.
dietro = intonato a. Dal meccanico: il cliente: "Ho visto un cane come il mio girare qui intorno..., però nero"; il titolare: "Sì è il mio, l'ho preso dietro il pavimento...". La signora ha preso le tende dietro il divano.
dietro come le balle del cane = in arretrato con il lavoro da svolgere. Come siete con le consegne? Dietro come le balle del cane!
dietro mano = subito, immediatamente. "Dobbiamo partire dietro mano, prima che tachi a nevicare!" Sentita alla Coop di Azzano X, banco salumi, massaia rurale con piglio cittadino: "Mi dia dietro di mano 2 etti di prosciutto!"
digundèle = lestofante. Sei proprio un digundele!
dio poi = tipica e originale invocazione del divino. Citato ad esempio nel racconto "Notte alla festa paesana" di Attilio Fortunato, nella raccolta Polièsteri (editrice Clinamen, Firenze). Cfr. anche "Fasìn di bessòi" di Paola Viezzi, collana Le Guide Xenofobe, Sonda Editrice, Casale Monferrato (AL).
dire di tutto = sgridare, inveire contro q.no. Sono stufo di sentirmi dire di tutto.
di riva giù = in modo facile, gratis (“in discesa”). A lui gli vengono tutte di riva giù.
disberdeare = slegare, liberare. Mi sono disberdeato dai barazzi.
disbugjelato = con la camicia o la canottiera fuori dai pantaloni, o comunque mal messa. Passa per di qua che ti comedo la camicia, che sei tutto disbugjelato!
discjapinetta/o = scalzo. Non andare discjapinetta che prendi una sclesa nel piede.
disgroppare = snodare. Prima devo disgroppare i cavi.
disìo = finimondo. Quando è arrivato il capo ha fatto il disìo.
dismenteàre = dimenticare. Scusa, mi sono dismenteata di telefonarti! Usti, mi sono dismenteato di pagare l'ICI!
disnicciàre = aprire, scartare (una confezione chiusa). Non sta darmi quei biscotti, se devi disnicciare il pacchetto.
dispatussàto = scarmigliato; svezzato (anche fig.), vissuto, esperto. La piccola ha meno di un anno, ma è già dispatussata.
distaponato / staponato = scoperto. Ho dormito tutta la notte distaponata.
distiràrsi = distendersi. Mi sono distirato un attimo sul divano.
diti = plurale di "dito". "Siaron (pronuncia del nome Sharon influenzata dal sostrato friulano) vieni via dalla porta che ti prendi i diti!"
diunusvuardi = lett. "Dio ce ne guardi": quantità enorme, accidente, ecc.... No, basta, a quello lì bisogna ridurgli la paga... non fa un tubo e prende un diunusvuardi! Copriti che non ti venga un diunusvuardi!
domani di là = dopodomani. Un geometra di Udine al telefono: "Domani non posso, sono impegnato, e domani di là neanche sognarsi perchè sono via tutta la mattina!"
dopo mai = da tanto tempo. Checo e Mariute? Dopo mai che sono sposati! Ho portato le paste perchè finisco gli anni, non tocca anche a te questo mese? Iii! Io li ho finito dopomai!
dordèllo / dòrdolo = un po’ tonto. Ti sei chiuso fuori? Ma sei dordello! Sto ridendo come un dòrdolo da mezz'ora.
dòrmia = anestesia. Mi hanno fatto 7 dormie.
dritto = diretto (detto di parentela). Bepi è mio cugino dritto.