C.

cacàn /cacàno = cacca, schifo. Vedi lì quel bambino che non è capace di mangiare la minestra: ha fatto tutto un cacan sul tavolo.
cadòppa / codòppa = nuca, coppino. Guarda che ti prendo per la codoppa!
cagadòre = latrina, cesso costruito fuori dal corpo centrale delle abitazioni. Qui che una volta era il cagadore, si può sistemare per mettere le biciclette o il tagliaerba o quello che si vuole, mo!
cài = lumaca col guscio; organo genitale maschile. Adesso che ha piovuto si può andare a cais. Oggi ho il cai triste.
cainare = ululare (come i cani) per il dolore. Sentito alle medie di Buia: "Perchè la Caina si chiama così?" " Perchè lì i dannati cainavano!"!
calìgo = polverone; afa. C'era un caligo che non si respirava.
calzetto = usato al posto di calzino. Metto i calzetti blu?
camarìno = dispensa (in genere scavato sotto il livello del terreno, luogo fresco atto alla conservazione di vini e salumi). Il nonno è rimasto chiuso nel camarino.
canài = ragazzino (specialmente in Carnia). Di dove viene quel canai lì?
cane dell'ostia / cane dell'uva / cane del luiar = birbante, briccone, furbastro. Volevo un taglio anch'io, ma quei cani dell'uva si sono bevuti anche il vetro.
capire a colpo = capire al volo. Ho capito a colpo che era lei.
carulàto = tarlato. Quell'armadio era tutto carulato, guarda che bene che l'ho messo a posto!
carùlo = tarlo (anche fig.). Quello lì ha il carulo in testa.
casselòtto = apparecchio di cattiva qualità (fig.). Il tuo videoregistratore è un casselotto.
càsto = soffitta. Dov'è la mamma? E' sul casto.
catàn = catorcio. La tua macchina è proprio un catàn.
cavastròppoli = cavaturaccioli. Nessuno ha portato il cavastroppoli?
cazza = ramaiolo. Dove hai messo la cazza piccola, quella per la macedonia?
cercare notte = crearsi difficoltà; cercar rogne. Se hai già risolto tutto, perché andare a cercar notte?
cerciàre = assaggiare. Mi fai cerciare?
che tanto / a = quanto. Che tanta grava che mi hai portato!
che voglie = espressione di insofferenza. Che voglie averlo per casa! (detto di persona fastidiosa, petulante).
chiamàre (con la palatale friulana: cjamàre) = caricare. Nel cantiere edile: "Chi è quel furbo che ha chiamato il furgone e ha dimenticato a casa i chiodi?"
chiòstro = serratura. Signorina, mi chiami il fabbro che si è rotto il chiostro del cancello!
chiot = pollaio; porcile (fig.: casino). "Domani ho l'esame di diritto del lavoro..." "Ah sì, e come sei messo con lo studio?" "Sono proprio nel chiot".
ciàmpo / ciampìno = mancino. Fa le cose con la (mano) ciampa.
ciappìno = molletta; presina. Chi mi presta un ciappino per i capelli?
ciavareàre = vaneggiare. Professore, lei sta ciavareando (sentito all'IPSIA Ceconi di Udine in classe). Con la febbre che aveva ha cominciato a ciavareare.
cicìn = carne. Nini, non mangi un po’ di cicin?
cif e ciaf = in un attimo; con pochi tocchi; per poco, a fatica. Hanno tirato su il muro cif e ciaf. E' riuscito a finire il lavoro cif e ciaf per la consegna. Tua nonna ha cif e ciaf a tirarsela fuori.
cimiàre = fare l'occhiolino, sbattere le palpebre. Mi è entrato uno sporchetto nell'occhio e ho cimiato per un'ora.
cine = film. Ieri sera ho visto un cine bellissimo!
cinìsa = cenere; ubriachezza. Prima di impiare il spolert devi togliere tutta la cinisa. Ha visto che cinisa aveva Mario il giorno di Natale?
cinquantarla = nell'espressione: stare a cinquantarla= cincischiare, perdere tempo. Non stiamo lì a cinquantarla!
cintùria = cintura. Mi si è smollata la cinturia.
ciocca = ciucca, sbornia. Ieri sera ho preso una ciocca...
ciocco disfatto = ubriaco fradicio. Sabato tuo fratello era ciocco disfatto.
ciòndar = sasso grosso; duro di comprendonio. Ho picconato tutto il giorno perchè era pieno di ciondars. Ma sei ciondar?
cisa = siepe. Il pallone è andato a finire dietro quella cisa.
cisàre = sfrigolare; bruciare (di sigaretta). Quando la padella cisa troppo, levala dal fuoco. Mi hai cisato col sigaretto.
ci sentiamo più vecchi = forma di saluto (che sottolinea l'inesorabile passare del tempo!)
ciuètto = zoppo. Guarda Gianni che corre tutto ciuetto dopo che ha fatto il botto col CBR 600. La nonna si è operata al femore e adesso cammina tutta ciuetta, veh!
clìppo = tiepido. L’acqua della vasca è appena clippa.
cloppadìccio = barcollante, instabile. Ho la leva del freno del CBR tutta cloppadiccia. Guarda che le forcelle della tua bici sono tutte cloppadicce.
cloppàre = zoppicare; ballare (di tavolo ecc.); covare l’influenza. Ho le ginocchia che mi cloppano. Hai gli occhi cloppi, mi sa che hai la febbre.
clòstri = catenaccio vecchio (fig.). La tua bici è un clostri.
clòtia = cianfrusaglia. Letto a Villa Santina sul portone di un'officina per la riparazione delle biciclette:"Non si accettano clotie".
clucco = ammaccatura. Hai un clucco sulla portiera.
cocàle / cocàle di marina = gabbiano; (fig.) persona sciocca, tonto. Guarda là dietro il trattore che ara quanti cocali di marina che cercano i vermi. Tuo cugino è proprio un cocale.
còccola = noce.
coccolàto = acciottolato. Sono andata a messa con i tacchi e sono scivolata sul coccolato.
còcia = zucca, testa. Mia nonna ha fatto i gnocchi di cocia. Certo che hai la cocia dura!
cocionare / cozzonare = tosare (tagliare i capelli molto corti o male). Chi ti ha cocionato così?
cocione / cozzòne = calvo, pelato. Chi era quel cozzone che era con te ieri?
colàre = cadere. Il nonno è colato per le scale.
collo = usato con il significato di "gola". Ho le tonsille infiammate è mi è venuto mal di collo!
coltàre = concimare. Hanno coltato i campi.
combinare = organizzare, procurare. Per stasera non combino di venire.
comedàre = aggiustare. Il grappino mi ha comedato lo stomaco.
comedonàta = gomitata. Nesta si è rimpinato sopra Iaquinta come un simiotto e gli ha dato una comedonata ceh gli ha rotto il naso!
comedòne = gomito. Ieri ho preso una pacca nel comedone.
come niente = senza battere ciglio, senza rendersi conto. Al bar: "Oh, in autostrada con Bepino, a 170 col BMW come niente... e andava su ancora!"
come siamo = a che punto siamo. Al muratore: “Come siamo coi lavori?”
come zucchero (sulle palle di gritti) = riferito a qualcosa che non serve assolutamente a niente, del tutto inutile. E' come zucchero (sulle palle di gritti).
compagno = uguale. Abbiamo i maglioni compagni.
comprare (un bambino) = essere incinta. Quei due si sono messi vicino che lei già comprava. ...Allora, comprato niente quest'anno?
confusionarsi = confondersi. Al seggio elettorale: "Non si sa mai cosa votare, con tutti questi nomi e questi simboli si rischia di confusionarsi".
con quella di = con l'intenzione di. Sono andata a Udine con quella di vedere un cine.
copàre = ammazzare. Non sta coparti a venir giù con la bici per quella riva!
coperto = tetto. Mio nonno ha fatto da solo il coperto di casa sua.
coreàno = cuoio. La giacca di coreano.
coreare = emettere flatulenze. Ho coreato.
correre = scorrere. Prima di bere l'acqua del rubinetto, falla correre un po'.
cortello = errato per coltello. Si è fatto uno sbrego per qua sulla mano con il cortello.
corùbolo = tutolo (della pannocchia). Per accendere il fuoco ho usato i coruboli.
coso (anche direttamente in friulano, "cjòssul") = indefinito, riferito a persone e cose, viene inserito laddove un termine non viene in mente (nella forma verbale "cjossolare", è anche sinonimo di scopare). Deve arrivare coso, lì... Ieri sono stata a bere un taglio con cjosul, lì... come si chiama? Luca! Dove hai messo il coso? Dove sono quei due? Mah, saranno a cjossolare!
coventare = servire. Non mi coventa la cartina per andare sull'Amariana.
cràgna = sudiciume; oggetto di infimo valore; usato come aggettivo: lamentoso. Sono andato al negozio di dischi ma ho trovato solo cragne.
cragnare = lamantarsi, piagnucolare. Non cragnare sempre.
cragnino = un po' lamentoso. Oggi il bambino è un po' cragnino.
cragnoso = sporco. Ho parcheggiato sotto gli alberi e la macchina mi è tornata cragnosa.
crevàre = spezzare;strappare una piccola parte. Ho crevato i fiori così durano a lungo.
crevàto = fuori di testa; distrutto (per ubriachezza, ecc.). E' crevato di stanchezza.
cric = interruttore della luce; colpo della strega (alla schiena). Se è buio, il cric lo trovi lì a sinistra. "Sono così storto e dolorante perchè ho fatto un cric alla schiena sollevando il secchio della cinisa del caminetto".
criccare = rompere (detto di ossa). Stai attento che se cadi da lì ti cricchi una gamba.
cridare = sgridare. La mia morosa mi crida sempre perchè ho la camera che è tutta un casino.
cròdia = osso duro (letteralmente: cotenna); duro; bruttura. Tua nonna è una crodia. Quella giacca è una crodia.
crosta = bestemmia. Mio nonno non gli frega un ostia di nessuno, lui anche davanti al prete molla giù di quelle croste!
cròtto (anche: mezzo crotto) = nudo. Con questo freddo vai in giro crotto!
crudo = freddo intenso. E’ crudo (= fa un freddo cane).
crustàre = sgranocchiare. A mia nonna piace crustare gli ossi.
cucare = curiosare, spiare. Cosa vieni a cucare che non son robe per te!
cucco = occhiata; marito che va ad abitare nella casa della sposa. Aspetta che vado a dare un cucco. Bepi è andato cucco.
cucìni / cocìni = zucchine. Sentito da un'anziana signora di Codroipo: "Stasera per cena metto su un po' di cucini".
cudùmaro / cudùmero = cetriolo. Guai a te se non mangi quei cudumeri lì, vè!
cuinciare / cuinsare = condire; potare. Passami la terrina che cuinso l'insalata. Orpo, è già ora di cuinciare le viti.
cumièria = dal Nuovo Pirona: cumièrie = porca, ciascuna delle striscie rialzate di terra fatte dall'aratro nel campo, fra un solco e l'altro. Il grillotalpa mi ha fatto fuori tutta una cumieria di pomodori.
cuninària = gabbia per conigli / abitazione poco spaziosa. La casa di Mario è proprio una cuninaria.
curare la verdura = mondare la verdura. “Si prega la gentile clientela di non ‘curare’ la verdura” (visto in un ipermercato).
curtissata = coltellata. Erano che baruffavano e quello là gli ha tirato una curtissata.
cusso = cuccia (sost.); tranquillo, zitto (agg.). Mi sta venendo vicino l'influenza: stasera latte, grappa e via nel cusso. Al cane: "Cusso!"